Domande battimenti

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Come è possibile ascoltare il fenomeno dei battimenti in uno strumento reale?

  1. In uno strumento a corde è sufficiente suonare la stessa nota simultaneamente su due corde diverse, e cambiare leggermente l'intonazione su una delle due corde, tenendo fissa la nota sull'altra. Sugli strumenti ad intonazione libera come il violino o il violoncello, l'effetto si può ottenere a strumento accordato, sfregando simultaneamente due corde: una libera (o vuota come si dice in gergo), e l'altra poggiandovi il dito per produrre la stessa nota della corda libera. Muovendo leggermente il dito dalla posizione che dà l'unisono si ottengono i battimenti, e se ne può regolare la frequenza.
  2. Su uno strumento tastato come la chitarra si può ottenere lo stesso effetto utilizzando la chiave (o pirolo) che intona una delle due corde pizzicate simultaneamente.
  3. Sul pianoforte è possibile ascoltare battimenti tra due corde della stessa nota quando esso viene accordato (oppure quando è scordato). Infatti, nel pianoforte due o tre corde vengono percosse simultaneamente dal martelletto per produrre una singola nota, ed esse, per dare l'unisono devono produrre meno battimenti possibile. L'accordatore sfrutta questo fenomeno paragonando le corde due a due per ottenere l'unisono.

Un orecchio allenato può inoltre percepire battimenti tra armonici superiori di una nota. Anche questo fatto è sfruttato dai musicisti nell'accordatura degli strumenti, e in particolare dagli accordatori di pianoforti. Un orecchio non allenato percepisce i battimenti di armonici superiori in diversi modi come "un suono tremolante", o "aspro", o semplicemente come "un intervallo stonato".

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Perché non mi è mai capitato di sentire il fenomeno dei battimenti tra due strumenti differenti?

I battimenti sono un fenomeno che è ben definito solo tra suoni puri (corrispondenti ad onde sinusoidali), e, oltretutto, si manifesta con la completa sparizione del suono ad intervalli regolari solo quando le due onde hanno esattamente la stessa intensità. Questa condizione ideale è molto difficilmente ottenibile con due strumenti diversi. Fanno eccezione alcuni casi, in cui gli strumenti producono il suono in modo particolarmente costante, come il caso di due organi affacciati (una configurazione molto diffusa nelle nostre chiese). Se i due organi suonano la stessa nota in uno stesso registro "dolce", e non sono perfettamente accordati, si possono sentire battimenti almeno parziali. Se il registro è "dolce", come quello ottenuto con canne di legno e senza ripieni, infatti, il suono è povero di armonici superiori, e praticamente solo la fondamentale contribuisce ai battimenti.

Approfondimenti e collegamenti


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