Instabilità modulazionale
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Jump to navigation Jump to searchIn questa pagina esaminiamo, come esempio, un solo particolare effetto causato dalla presenza di una forza non lineare in una catena di oscillatori accoppiati. Esso è particolarmente rappresentativo di una classe di fenomeni chiamata "instabilità modulazionale", ed è al contempo
- un esempio paradigmatico
- semplice da realizzare e studiare in laboratorio
- semplice da simulare numericamente
Effetti non lineari nella catena di oscillatori accoppiati
Osservate attentamente la catena di pendoli accoppiati dalla molla sul supporto. Nei due casi il sistema è esattamente lo stesso, e cambia solo l'ampiezza iniziale del moto
piccola ampiezza iniziale | grande ampiezza iniziale |
---|---|
sistema in regime lineare | sistema in regime non lineare |
Osservazioni
- La condizione iniziale forza tutti i pendoli ad oscillare inizialmente all'unisono in entrambi i casi. Nei primi due periodi l'accoppiamento associato con la molla sul perno è trascurabile. Tuttavia si nota già l'effetto non lineare della della forza di gravità, infatti il periodo delle oscillazioni è leggermente più lungo ad ampiezze maggiori (la legge di isocronia di Galileo è violata in questo caso)
- Dopo poche oscillazioni l'effetto dell'accoppiamento diviene evidente, i pendoli risentono anche della forza di accoppiamento, e non si comportano più come se fossero indipendenti: i modi normali della catena cominciano ad emergere per risonanza.
- La domanda quindi è: dove va l'energia? Cioè quali modi della catena saranno rinforzati e quali smorzati?
- Osservando i due filmati possiamo vedere che la risposta a questa domanda dipende strettamente dall'importanza dei termini non lineari.
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